- Demòstene
- 1) Demòstene, militare ateniese (-Siracusa 413 a.C.) Vinse i pelopponesiaci a Olpe, impedendo la loro espansione nell'Etolia e nell'Acarnania; combatté contro gli spartani e partecipò all'assedio di Siracusa, dove fu sconfitto e condannato a morte.2) Demostene, oratore e uomo politico greco (Atene 384-Calauria 322 a.C.). Si narra che egli fosse balbuziente e che con durissima disciplina avesse vinto questo difetto e conquistato con un lungo studio tutti i segreti dell'arte oratoria. Intentò la prima causa a 18 anni, contro Afabo, il tutore che gli aveva dilapidato le ricchezze di famiglia. Si dedicò a studi storici e divenne logografo. Nel 355 incominciò la sua carriera di oratore politico, allorché la libertà della democratica Atene fu gravemente minacciata dalle mire imperialiste e unificatrici di Filippo II di Macedonia. Di questi fu irriducibile avversario e pronunciò contro di lui le tre orazioni dette "Filippiche" e le tre dette "Olintiache", quando Filippo minacciò la città di Olinto. Per questa sua nobile tenacia nel difendere gli ideali della libertà e della democrazia, nel 336 Ctesifonte propose al popolo di onorare D. offrendogli una corona d'oro, ma questa proposta diede occasione all'oratore Eschine, avversario di D. e fautore del partito macedonie, di accusare Ctesifonte, del quale D. si assunse la difesa pronunciando, nel 330, la celebre orazione "Per la corona", modello insuperato di oratoria giudiziaria e politica. Accusato di aver ricevuto danaro da Arpalo, tesoriere del Re di Persia, fu al centro del grosso scandalo messo in piedi dal partito macedone: subì un processo e fu condannato. Esule, vagò per la Grecia e l'Asia e tornò in patria soltanto dopo la morte di Alessandro Magno. Dopo la sconfitta di Crannone subita dai greci, D. fuggì; inseguito, per non cadere nelle mani dei nemici, preferì darsi la morte col veleno nel tempio di Posidone a Calauria. Di lui ci sono pervenute 61 orazioni.
Dizionario dei miti e dei personaggi della Grecia antica . 2012.